Progetto Non-Volatile Memory
Il progetto NVM (Non-Volatile Memory) si prefigge lo scopo di raccogliere, digitalizzare, catalogare e mettere a disposizione di tutti, materiali cartacei come volantini, manifesti storici e non riguardanti fatti e/o movimenti. L'idea e' quella di avere pian piano un archivio storico digitale di documentazione sulle attivita' e sugli eventi che hanno contraddistinto i movimenti, le associazioni, i gruppi e i singoli. La digitalizzazione di uno o piu' archivi storici e' sempre un passo importante da compiere, perche' risolve il problema della dislocazione geografica dei materiali consultabili, riunisce piu' archivi in un unica entita' manipolabile e consultabile da tutti. Essenedo un passo importante a volte puo' sembrare un lavoro enorme e impossibile da realizzare, per questo attraverso queste pagine vogliamo coinvolgere piu' persone possibili e guidarle, attraverso semplci HOWTO, nella trasformazione dei materiali cartacei in digitali, nella semplice ma fondamentale catalogazione/categorizzazione dei materiali che consente di trovare subito cio' che una persona cerca fino alla pubblicazione vera e propria. Ma procediamo per gradi e iniziamo proponendovi una litsa delle cose da fare:
1. Digitalizzazione del materiale cartaceo
E' possibile oggi giorno effettuare una digitalizzazione in modo molto semplice. Siccome l'idea e' quella di raccogliere volantini e manifesti, sappiamo che le dimensioni di questi ultimi possono essere le piu' disparate. Si va da un semplice ciclostile in formato A4 fino a manifesto 100x70 o anche piu' grandi. La nostra idea e' quella di utilizzare uno scanner per i fomrmati compatibili (e.g formato A4) o una macchina fotografica digitale. Anche le fotocamere degli smartphone vanno bene. L'unica raccomandazione da tenere a mente, se decidete di usare una fotocamera e' quella di fotografare l'oggetto perpendicolarmente :) In entrambi i casi (scanner o fotocamera) vi ritroverete con delle jpeg, dove mettere queste jpeg?
2. Standardizzare le immagini
Una volta che avete tutte le immagini queste vanno "standardizzate" e messe in un formato che sia accessibile a tutti. Noi preferiamo il software opensource :) quindi per prima cosa bisogna trasformare tutte le immagini che avete in un formato unico. Potete utilizzare il software libero oppure no.
Il formato e' importante perche' determina la grandezza dell'immagine e il suo peso. Aprite quindi ogni jpeg, trasformatele in un formato X*Y e salvatele cambiando il nome al file, in questo modo sara' piu' facile rifare il lavoro in caso di errori.
Se ne avete molte, non volete aprire una jpeg alla volta e state lavorando su una macchina Linux, la programmazione bash viene in vostro aiuto:
#!/bin/bash
for i in *.JPG; do convert $i -resize 10% $(basename $i .JPG).jpg; done
In caso non siate su una macchina Linux, il vostro nerd di fiducia potra' aiutarvi oppure potete caricare le jpeg qui (seguira link a cartella condivisa) e contattare (persona di fiducia) che preparera' le jpeg per voi. Una volta ottenuto le jpeg corrette dovete suddividerle per tipologia (create cartelle diverse) in base all'argomento che i documenti originali trattano. (e.g. antirazzismo, lavoro, diritti, casa, ecc)
3. Inserire le immagini in un formato open Ultimo passo e' quello di inserire le jpeg in un documento odt (come word ma opensource, ve lo abbiamo gia' detto che a noi piace il software libero?). Aprite Writer di LibreOffice e create un nuovo documento. Incollateci dentro le jpeg in modo che per ogni odt vi siano le jpeg che appartengono alla stessa categoria di classificazione e aggiungete per ogni odt i metadata come descritto qui.
4. Pubblicate i vostri lavori Ora che avete gli odt pronti potete manadarli a (persona volonterosa) che una volta controllato il file lo pubblichera'